UDINE
Secondo l’accusa, in un lasso di tempo che va dalla primavera 2008 all’estate 2010, la donna attraverso molteplici operazioni di prelievo da conti correnti e/o depositi di clienti delle Poste avrebbe distratto complessivamente 4,5 milioni, usandone poi 2,6 milioni circa per ripianare gli ammanchi a danno delle persone offese, ma utilizzandone a fini personali oltre 1,9 milioni, mai restituiti: il denaro sarebbe servito per alimentare le giocate nei casinò della vicina Slovenia. Complessivamente, nel periodo, Simonetta Carri (nota anche nel mondo della musica per essere stata la moglie di Aldo Stellita, uno dei fondatori dei Matia Bazar, scomparso nel ’98) - secondo le stime del pm Marco Panzeri - avrebbe movimentato oltre 7 milioni e centomila euro. Ad essere danneggiati sarebbero stati 146 clienti, la maggior parte di Latisana (121 persone), 21 di fuori comune e altre due residenti all’estero. Nessuno di loro si è però costituito parte civile. Le Poste (da una cui segnalazione erano infatti partite le indagini) avevano infatti già cominciato a risarcire i danni.
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO