E' accaduto al S.MARTINO di Genova.
Il desiderio più grande di Sonia Ricciu, da quando, lo scorso 16 giugno, è stata ricoverata al reparto di Chirurgia d’urgenza del San Martino, era riabbracciare il suo fido Athos. Quel desiderio ieri si è trasformato in realtà. Accompagnato da Michele, il compagno della donna, l’enorme cane con il nome da moschettiere si è presentato in corsia con i suoi 45 chili di irruenza e bontà.
Tra lo stupore di pazienti e la curiosità dei visitatori, il cagnone è arrivato puntuale pochi minuti dopo le 18, inizio dell’orario di visita pomeridiano. Athos si è diretto spedito verso la stanza di Sonia facendola quasi cadere, tanta era la foga ( per non parlare della stazza) quando l’ha adocchiata. Ancora più grande l’emozione provata dalla paziente: alla vista dell’amico a quattro zampe, Sonia si è abbandonata ad un pianto che sapeva di liberazione, quasi di ritorno anticipato a casa, grazie a una dimensione finalmente familiare. Per il rientro reale dovrà aspettare ancora un po’ ma intanto si coccola il suo ospite d’eccezione. «Da quando sono ricoverata qui il mio più grande desiderio in un momento di sconforto era vedere il mio cane e oggi mi è stato concesso di ricevere la sua visita in ospedale». Merito della sensibilità e dell’elasticità mentale del primario del reparto di Chirurgia d’urgenza del San Martino, Giacomo Borgonovo, della caposala Cinzia e di un reparto che sembra a misura di uomo, oltre che di paziente. «Ringrazio tutti – continua tra le lacrime Sonia – la caposala, il primario, tutto il personale il mio veterinario e i miei familiari. Penso sia importante dare rilevanza a questi aspetti quando spesso si sente parlare solo di mala-sanità. Invece in questo ospedale viene applicata una procedura di grande civiltà ed umanità».
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO