venerdì 18 maggio 2012

AZALEE PER A.I.R.C. O L.IL.T. :BENEFICENZA O CONCORRENZA !

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera indirizzata al Presidente del Consiglio , che merita una riflessione .


Gentilissimo presidente del consiglio,
sono una fiorista di un paesino di 3.000 abitanti in provincia di Varese. Le scrivo per portare alla sua attenzione una diatriba che ormai va avanti da molti anni in tutta Italia.
Come, forse,  Lei sa sabato 12 e domenica 13 maggio si è festeggiata, in tutta Italia, la Mamma, per noi fioristi è la festa più importante dell’anno, quella che ci aiuta ad andare avanti in questo momento di crisi nerissima, non nera.



Posso raccontarle la mia piccola esperienza: è da qualche anno che ormai nel mio paese a 150 mt. Dal mio negozio si vendono le “Azalee della ricerca”, io non voglio mettermi contro a chi fa questo lavoro per beneficienza, ma perché deve sempre andare a rovinare il lavoro a noi fioristi?
Per ogni festa o festività in tantissime piazze d’Italia si vendono piante e piantine di ogni genere, che influiscono negativamente sulle vendite della nostra categoria.
Perché non è possibile cambiare articolo? Oppure vendere queste piante in fine settimana diversi cioè senza festività? Quando ho sollevato il problema con il sindaco del mio paese mi è stato risposto che la gente dovrebbe riuscire a distinguere la beneficienza dalla festività, purtroppo non è così.
Si rende conto anche Lei che la maggioranza della gente non riesce ad arrivare a fine mese, si figuri comprare due piante per la stessa giornata.
Nel mio piccolo ho cercato di trovare una soluzione a questo problema, in paese esiste anche un Centro commerciale ed ho chiesto alle organizzatrici dell’evento di chiedere il permesso di vendere queste piante sul piazzale del supermercato, mi è stato risposto che la direzione del suddetto centro commerciale non ha dato i permessi perché hanno le loro piante da vendere.
Quindi, ricapitoliamo, io, piccola negoziante con un fatturato annuo sicuramente 1.000 volte inferiore al centro commerciale, non ho diritto di parola e devo sottostare a queste leggi che non aiutano certo ad aumentare le entrate, mentre chi è grosso e potente può fare quello che vuole.
Lo so che in questo momento i problemi italiani sono altri ma, dalla parte di noi fioristi, questo è un grosso e antico problema, ci sono miei colleghi che addirittura hanno questi stand di beneficienza davanti al negozio.
Capisco che la beneficenza è importante e che aiuta la ricerca ma non si potrebbe trovare un compromesso equo e che non vada ad intaccare sempre e solo le stesse categorie?
RingraziandoLa di avermi ascoltato, le porgo i miei più cordiali saluti.
Monica

Difficile esprimere una considerazione ; personalmente acquisto fiori, mele, arance, stelle di natale...olio..ai banchetti dei volontari ,indipendentemente dalle ricorrenze di feste più o meno imposte dagli affari pubblicistici .


Andrea




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