giovedì 1 marzo 2012

VARESE-LA DOTTORESSA LADRA LASCIA NEI GUAI I PAZIENTI


 La dottoressa, infatti, si è presa un periodo di vacanza. In sua vece, lavora un sostituto. Un lettore, però, ci ha segnalato un’anomalia che gli ha creato qualche difficoltà: « Settimana scorsa mia mamma è andata dal dottore per farsi prescrivere delle medicine per mio padre; sono medicine molto costose e salva vita, quindi indispensabili (mio padre soffre del morbo di Parkinson), il dottore le scrive la ricetta e la timbra con il timbro della dottoressa in questione; si è poi recata in una farmacia di Varese e il farmacista le dice che non può darle le medicine perchè le ricette sono timbrate dalla dottoressa in questione, e "sappiamo tutti che non è in ferie !!" ..


.. torna dal medico che la sostituisce e lui le dice che non può scrivere ricette col suo timbro perchè ufficialmente noi siamo mutuati della dottoressa e lui la sostituisce temporaneamente, che chiamerà l'ASL per chiedere .... tornata nella farmacia riferendo questa cosa il farmacista chiama al telefono il dottore e le conferma che non può darle le medicine, che ha spiegato la situazione al dottore, di tornare da lui che le avrebbe fatto la ricetta col suo timbro, perchè esiste questa regola dell'ASL e probabilmente il dottore non la conosce ( possibile dico io ??!!??)  e lui non può darle le medicine con il timbro della dottoressa in questione ........ oppure, le dice, di provare in un'altra farmacia, magari loro, testuali parole, "non conoscono questa regola" .... (!!!!!!) ... ha provato in un'altra farmacia e non c'è stato nessun problema, il farmacista le ha dato le medicine».
Sulla questione interviene il direttore generale dell’Asl Giovanni Daverio: « Queste situazioni sono regolate da una legge regionale precisa. Chi sostituisce un medico deve usare il suo ricettario».La questione , in effetti, ha qualche complicazione: soprattutto in presenza di farmaci costosi, laRegione Lombardia effettua controlli molto stringati e capillari sulle prescrizioni dei medici. In presenza di una sostituzione, quindi, può sorgere il problema di un utilizzo superiore del tariffario che innesca il sistema dei controlli: « Pur essendoci questi controlli – chiarisce il direttore – La legge non ammette eccezioni. Chi prescrive deve usare solo il proprio ricettario. Faremo una comunicazione a tutti i medici e alle farmacie ricordando il dettato normativo».
 
Circa il futuro della dottoressa, Giovanni Daverio non sa dare indicazioni specifiche: « Dopo la segnalazione, come Asl ci siamo attivati seguendo le procedure previste dalla contrattazione nazionale. Siamo in attesa del giudizio del collegio arbitrale. Fino a quel momento non possiamo intervenire».



DURA LEX ,SED LEX ( per i poveracci )

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