lunedì 27 febbraio 2012

SICUREZZA SUL LAVORO - DI MALE IN PEGGIO

Pubblichiamo volentieri un articolo di Vincenzo di Nucci 


CONTROLLI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO. " SEMPLIFICAZIONE " O DEREGULATION ?



Nel Decreto Legge 5/2012, c.d. Decreto Semplificazioni, sono inserite alcune norme, in specie quanto previsto dall’art.14 – semplificazioni dei controlli sulle imprese, che sbarrerebbero le porte a molti controlli in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, della tutela ambientale, della tutela della filiera alimentare e in generale di tutte le norme poste a tutela dell’ambiente e della salute.  

Tale conclusione é supportata dalla considerazione “dell’alto grado di diffusione della cultura legale del nostro paese” un paese che ha fatto della cultura della “furbizia” la maggior arma per vincere la competizione sui mercati.

Ci sono due o tre passaggi veramente critici:


·         il comma 4, sulla “concertazione” dei decreti attuativi eseguiti solo con il confronto delle associazioni imprenditoriali e non anche quelle dei lavoratori e dei consumatori ecc.

·         La lettera d) del comma 4, che impone la “collaborazione amichevole con i soggetti controllati al fine di prevenire rischi e situazioni di irregolarità”.

·         Ma soprattutto quanto previsto dalla lettera f) del comma 4 dell’articolo 14 citato che così recita: “soppressione o riduzione dei controlli sulle imprese in possesso della certificazione del sistema di gestione della qualità (UNI ISO-9001) o altra appropriata certificazione emessa, a fronte di norme armonizzate.”

Insomma d’ora in poi basterà avere un certificato UNI ISO-9001 o UNI ISO-14001 o BS OHSAS 18000 per vedere soppressi, o forse ridotti, tutti i controlli della pubblica amministrazione, tranne che in materia fiscale e finanziaria.

Mi sembra un grosso stravolgimento dei valori costituzionalmente tutelati. L’economia, specie in questi tempi, rappresenta un tema al centro delle preoccupazioni di tutti noi, ma credo che temi e valori come la protezione della salute e dell’ambiente siano ancora, non solo nel nostro sentire, a un livello superiore. Non possiamo e non dobbiamo barattarli in cambio di nulla. Non si capisce quindi l’esenzione dell’emananda norma per i temi fiscali e finanziari e non anche per i temi della tutela ambientale e della salute.  Proprio per questo abbiamo concordato con l’onorevole Boccuzzi l’opportunità di presentare un emendamento che inserisca al comma 6 anche i temi che ci stanno a cuore oltre a quelli finanziari e fiscali.

Vincenzo Di Nucci - AITeP

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