lunedì 19 dicembre 2011

ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA


DISLESSIA, L'ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA REPLICA AL PROF.BIANCHI DI CASTELBIANCO

Associazione Italiana Dislessia del 16/12/2011 COMUNICATO STAMPA del 16/12/2011    
                       Non è affatto vero che in Italia ci siano troppi bambini con Diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento (dislessia, disortografia, discalculia), come ha sostenuto oggi Federico Bianchi di Castelbianco, direttore dell’Istituto di Ortofonologia di Roma, in una conferenza stampa a Montecitorio.
Secondo l’Associazione Italiana Dislessia la situazione è opposta: la diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento, così come riportato dai dati scientifici nazionali e dalle Linee Guida pubblicate dall’Istituto Superiore di Sanità, dovrebbe riguardare il 3,5% dei bambini in età scolare, ma in realtà riguarda meno dell’1% dei bambini. Questo significa che solo un bambino su quattro riceve una diagnosi appropriata e quindi l’aiuto di cui ha bisogno.


“Diffondere informazioni scorrette, non sostenute da dati pubblicati e verificabili “dice Roberta Penge, neuropsichiatra infantile dell’Università Sapienza di Roma” contribuisce ad aumentare i pregiudizi rispetto a questo disturbo spesso misconosciuto o confuso con altre difficoltà, aumentando la sofferenza dei bambini che ne sperimentano le conseguenze insieme alle loro famiglie”. Per ogni ulteriore informazione: Katia Pellegrini Ufficio Stampa AID - Associazione Italiana Dislessia Piazza dei Martiri, 1 / 2 tel. 051.199.800.63 e-mail: ufficiostampa@dislessia.it

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