Lazio, Umbria, Calabria, Sicilia, Abruzzo, Toscana, Campania, Sardegna e Puglia hanno già reso operative le proprie disposizioni di emergenza. Le ordinanze, pur presentando leggere differenze nella durata e nell'ambito di applicazione, condividono un nucleo comune: la sospensione obbligatoria del lavoro all'aperto dalle 12:30 alle 16 nei giorni classificati come ad alto rischio termico. Il periodo di validità si estende fino al 31 agosto, coprendo quindi l'intera fase estiva più critica dal punto di vista delle temperature.
La Lombardia, inizialmente restia all'adozione di misure vincolanti, ha modificato la propria posizione dopo una serie di incontri con le organizzazioni sindacali. L'ordinanza lombarda, entrata in vigore il primo luglio, mantiene le stesse modalità di sospensione del Lazio ma estende la durata fino al 15 settembre.
Anche l'Emilia-Romagna ha predisposto un'ordinanza con caratteristiche simili, aggiungendo però un elemento distintivo: l'estensione delle misure protettive anche ai lavoratori impiegati sui piazzali della logistica.
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