SALA BOLOGNESE ( Bologna )- «Da nove anni, il giardino Laura Prati è un luogo di educazione alla legalità per tutti i ragazzi che passano per le scuole elementari di Sala Bolognese», racconta Massimo Poliseno, figlio dell’ex sindaca di Cardano. «L’amministrazione cercava esempi di legalità. E fu una grande emozione quando mi dissero che la loro volontà era quella di intitolare un giardino proprio a mia mamma». E lo scorso week end, l’associazione Laura Prati insieme ad Anpi e Casa del Popolo, ha organizzato un viaggio nella memoria, facendo tappa proprio al giardino prima di raggiungere Marzabotto, luogo simbolo dell’antifascismo e della Resistenza.
Il giardino Laura Prati
A Sala Bolognese, la delegazione di Cardano è stata accolta dall’assessore Ornella Trapella. Con lei Alessia Poliseno, figlia di Laura Prati e presidente dell’associazione omonima ed Elena Mazzucchelli, assessore alle Attività Sportive di Cardano. Insieme, hanno ricordato la figura di Laura Prati, il suo impegno civico e democratico. Un momento toccante, in quel giardino inaugurato tre anni dopo il tragico omicidio a colpi d’arma da fuoco da parte dell’ex vigile Giuseppe Pegoraro (condannato all’ergastolo nel 2019)..
La visita a Marzabotto
Nel pomeriggio, il viaggio della delegazione cardanese è continuato fino a Marzabotto. Qui, i partecipanti – accompagnati da un famigliare di alcune delle vittime dell’eccidio nazifascista del 1944 – hanno visitato il Sacrario ai Caduti. Un momento di grande intensità, che ha offerto l’occasione di riflettere ulteriormente sull’importanza della memoria e della difesa dei valori democratici, ricordando gli ottant’anni della Resistenza.
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