Un recente studio ha rivelato un dato preoccupante: il 99% dei campioni di pesce analizzati conteneva microplastiche, evidenziando l’ampia diffusione di questi inquinanti nei mari e nei prodotti alimentari. La ricerca, condotta in Oregon, ha coinvolto diverse specie di pesci e crostacei, tra cui salmone Chinook, gambero rosa e merluzzo, mostrando che praticamente ogni esemplare esaminato aveva ingerito particelle di plastica.
Le microplastiche, frammenti di plastica inferiori ai 5 millimetri, derivano dalla degradazione di materiali plastici più grandi e possono provenire da molte fonti, tra cui il lavaggio dei tessuti sintetici, i cosmetici e persino il deterioramento degli pneumatici.
Lo studio ha rivelato che oltre l’80% delle microplastiche trovate nei pesci erano fibre tessili, provenienti principalmente dall’industria dell’abbigliamento e dal lavaggio dei vestiti sintetici.
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