È crollato sotto il peso delle domande e ha confessato tutto. P.H.G. ha ammesso di aver ucciso la compagna J:N:Q:. L’ammissione è arrivata sabato 8 febbraio davanti alla giudice di Milano che lo ha sentito per oltre due ore nell’interrogatorio di convalida.
G. ha detto di aver ucciso la 40enne “in modo non intenzionale” e di avere deciso di nascondere il corpo perché preso dal panico.
L’uomo, tuttavia, non ha riferito in modo preciso dove si trova il cadavere, limitandosi a indicare un punto imprecisato lungo la strada per Cassano d'Adda, hinterland Est della città. Inoltre ha ammesso di aver nascosto il corpo in un borsone con le rotelle, ma ha negato di aver fatto a pezzi il cadavere.
G. non ha fornito risposte sempre esaustive.
Tra i punti ancora da chiarire c’è il movente: attualmente non è chiaro cosa abbia spinto l’uomo a uccidere la donna che diceva di amare.
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