TORINO - La professoressa si è messa in fila all’alba( 5 del mattino all'aperto ), sfidando il freddo insieme a decine di cittadini stranieri davanti all’ufficio immigrazione di Torino.
Rachela Baroni, docente di italiano e storia all’istituto enogastronomico Beccari, ha scelto di accompagnare una sua studentessa di 18 anni per aiutarla a rinnovare il permesso di soggiorno scaduto, necessario per iscriversi all’esame di maturità.
Nata a Torino da genitori nigeriani, la giovane è diventata maggiorenne a maggio, ma a causa della burocrazia rischia di non ottenere la cittadinanza italiana.
Ed ecco che la sua professoressa ha deciso di non abbandonarla e darle una mano, perché davanti a quell'ufficio immigrazione, finito al centro delle polemiche politiche per le code interminabili, «forse vedendoti con una persona dalla pelle bianca ci faranno entrare». Così le aveva detto la prof Rachela. «È brutto ammetterlo», aveva aggiunto.
Il permesso di soggiorno: le difficoltà burocratiche
Si sono così ritrovate una accanto all'altra, dentro quel calvario di attesa e di speranza. «Ogni volta che si presentava a fare la fila con suo padre veniva rimandata indietro per qualche problema, non era mai riuscita ad accedere agli uffici e quindi a un certo punto le ho proposto di accompagnarla io», racconta Baroni. La ragazza ha perso la mamma nell'agosto 2023 e da oltre un anno non ha documenti.
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