CARRARA - La prima statua in Italia dedicata a Che Guevara è stata svelata questa mattina a Carrara presso la scalinata del Baluardo in pieno centro cittadino. Molti i presenti nonostante la fitta pioggia per salutare ed ammirare “El Che”, il primo monumento nella penisola dedicato ad Ernesto Che Guevara, secondo in Europa dopo quella di Oviedo in Spagna.
Monumento alto 2,15 metri, in marmo bianco di Carrara con in alto il ritratto di Che Guevara in ferro tratto dalla celebre ed iconica immagine di Alberto Korda, è opera dello scultore argentino Jorge Romeo. Il progetto è partito nel 2021 ed è stato portato avanti con una sottoscrizione popolare.
A promuovere la realizzazione e la collocazione un comitato coordinato da un esule argentino, Alfredo Helman, e sostenuto da Cgil, Anpi e Arci locali mentre il Comune ha dato il suo patrocinio .
Alla cerimonia di svelamento ha partecipato anche l’ambasciatrice di Cuba in Italia, Mirtha Granda Averhoff.
Queste le parole della sindaca di Carrara Serena Arrighi “Ringrazio l’artista Jorge Romeo, Alfredo Helmann, Evandro dell’Amico e tutto il comitato promotore per avere dato a tutti noi l’occasione di essere qui oggi per questo motivo
. Quando il comitato promotore ci ha proposto la realizzazione di una statua del che, abbiamo accolto tale proposta con grande entusiasmo. Perché? Perché al di là della lettura storica che si può fare, in funzione delle proprie sensibilità sulla figura di Ernesto Che Guevara, quest’uomo, con la sua vita e con la sua morte ci ha donato un simbolo, un’icona di libertà e diritti diritti che devono essere perseguiti a prescindere da se stessi e dai confini statali all’interno dei quali si è nati.
Che Guevara ha combattuto per la libertà delle persone e per l’affermazione dei loro diritti, l’ha fatto in paesi che non erano il suo e quando poteva intravedere per se un futuro stabile e tranquillo ha preferito un strada diversa, una strada da combattente per i diritti degli altri, una strada che l’ha portato alla morte.
Allora in un mondo in cui si parla di suprematismi e nazionalismi, in cui l’interesse dell’individuo sembra debba prevalere su quello della collettività, è importante accendere la luce su un’icona immortale che ci parla di libertà e altruismo, che deve illuminare tanto chi ha già conosciuto la storia di questo eroe giovane e bello, tanto chi ancora deve intraprendere il cammino adulto della propria vita, rispetto al quale dovrà fare una scelta di campo, una scelta di valori.
Infine un accenno a chi sostiene che Questo sia un affronto alle vittime dei totalitarismi di destra e di sinistra.
Noi condanniamo fortemente ogni totalitarismo, ogni regime che anche solo parzialmente lede i diritti delle persone e della collettività Rimarchiamo però che gli affronti alle vittime sono quelli di chi tollera i saluti romani e gli inni al duce all’interno propri movimenti giovanili e consente ai torturatori di uomini di tornare libero a casa con un volo di stato.
Concludo con un invito a tutti coloro che amano la libertà e sono pronti a battersi per i diritti di tutti Restiamo Uniti!
Restiamo umani”.
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