PALERMO -
Ottanta rinnegò il padre capomafia e per questo venne uccisa da Cosa nostra.
Una targa che era sistemata su un palo, di fronte alla sanitaria dove avvenne l’omicidio, perché il proprietario dell’immobile si è sempre rifiutato di ospitare qualsiasi ricordo della giovane assassinata.
Anche sul palo di via Papa Sergio, la targa in ricordo della coraggiosa venticinquenne uccisa il 23 settembre di 41 anni fa, è durata poco.
C’era scritto: «Lia Pipitone, uccisa nel corso di una finta rapina per il suo desiderio di libertà, perché libera, perché ribelle al patriarcato mafioso».
Oggi pomeriggio i ragazzi di Libera sistemeranno nuovamente la targa, nel corso di una manifestazione che si terrà alle 17 in via Papa Sergio-
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