GENOVA - Da una parte favori per aziende e imprenditori, dall’altra il ritorno in denaro sonante. Solo che per i pm genovesi, per il gip e per la Guardia di Finanza non si tratta di normali finanziamenti, ma di reati. Di mazzette. Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti finisce ai domiciliari.
Addirittura in carcere, invece, l’ex presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini, che oggi è amministratore delegato del colosso delle multiutility Iren. Lo stesso presidente della Regione Liguria, sospeso dal suo incarico in base alla legge Severino, oggi era atteso a Ventimiglia: avrebbe dovuto incontrare Flavio Briatore in occasione dell’apertura di un Twiga in riviera, uno di quegli eventi che hanno contraddistinto la Liguria del glamour e dei tappeti rossi veicolata nel decennio totiano.
La proroga del Terminal Rinfuse
A partire dalla proroga trentennale della concessione affidata a Spinelli per le aree del terminal Rinfuse, nel dicembre 2021. Sia dentro Palazzo San Giorgio – sede storica dell’Autorità Portuale di Genova – che negli ambienti dei terminalisti, in quei giorni molti si chiedono come sia stato possibile affidare una concessione per un periodo così lungo ad un operatore che negli ultimi anni non può vantare numeri eccezionali, anzi. Specie nel settore ro-ro, ossia le merci caricate sui pianali di camion e tir. Cinque giorni dopo il rinnovo del Terminal Rinfuse, da quattro società di Spinelli partono bonifici per complessivi 40 mila euro per il Comitato Giovanni Toti Liguria.
Le colonie di Celle Ligure
Altro “regalo” a Spinelli, secondo l’accusa, sono le Colonie Bergamasche di Celle Ligure. Un complesso collocato in una delle zone più belle ed esclusive della Liguria, con caseggiati immersi in un bosco e vista mare, più spiaggetta privata aldilà dell’Aurelia. Da un paio d’anni sono in corso i lavori di un’operazione da cento milioni di euro. Soldi con cui la società Punta dell’Olmo degli imprenditori padre e figlio Aldo e Roberto Spinelli, cerca di realizzare una cittadella di super lusso con molti appartamenti per i pochi che potranno permetterseli e una struttura turistico ricettiva. Per far tutto questo, serviva mettere le mani sulla spiaggia. Operazione, dice sempre la Procura, perfettamente riuscita.
Il supermercato Esselunga
Sbarcato a Genova superate infinite battaglie raccontate anche nel libro “falce e carrello” del fondatore Bernardo Caprotti, dopo aver aperto un primo supermercato nel quartiere di Albaro Esselunga è oggi presente anche a due passi dai terminal, nel quartiere di San Benigno. Per arrivare ai cantieri (dove ci sono stati anche due incidenti) e all’inaugurazione di un anno fa, per gli inquirenti sono state seguite “scorciatoie”, usando un termine gentile. E non solo per il punto vendita di Genova, pure per quello di Savona.
La nascita dell’indagine
L’inchiesta deflagrata oggi inizia più di 4 anni fa. E’ il 22 gennaio del 2020, un paio di mesi prima dell’inizio dell’incubo Covid: la Fondazione Change che fa capo al governatore della Liguria Giovanni Toti finisce nel mirino di Bankitalia per alcuni finanziamenti che, secondo i funzionari dell'Uif (Unità di informazione finanziaria) avevano le caratteristiche per diventare Sos, ovvero "Segnalazioni di operazioni sospette”. In automatico mettono in moto accertamenti da parte della guardia di finanza e indagini della procura competente. In quel fascicolo, però, confluiscono altri elementi degni di approfondimento, che fanno “ingrossare” l’inchiesta fino agli arresti di oggi. Arrivano da La Spezia, in un procedimento collegato nell’ambito del quale all’alba di oggi sono scattati altri blitz.
Le mazzette
Nell’indagine a cui a Genova hanno lavorato quattro pm – il procuratore capo Nicola Piacente, l’aggiunto Vittorio Ranieri Miniati, i pm Federico Manotti e Luca Monteverde – secondo l’accusa e la giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni sono state versate mazzette di ogni tipo. Come comunicata dalla stessa Procura, «al Presidente della Regione Liguria si contesta di avere accettato da Aldo Spinelli e Roberto Spinelli (il figlio, indagato) le promesse di vari finanziamenti e ricevuto complessivamente 74.100 euro».
E ancora: «Al presidente della Regione Liguria e a Matteo Cozzani viene contestato di aver accettato la promessa di Francesco Moncada, (consigliere di amministrazione di Esselunga S.p.A., indagato e colpito da interdizione) di un finanziamento illecito rappresentato dal pagamento occulto di alcuni passaggi pubblicitari sul pannello esposto sulla Terrazza Colombo per la campagna elettorale comunale del 12.6.2022, a fronte dell’impegno di sbloccare due pratiche di Esselunga pendenti in Regione relative alla apertura di due punti vendita rispettivamente a Sestri Ponente e Savona».
Rolex, tennis, fiches al casinò e Las Vegas
Sono soprattutto i versamenti da Spinelli a Signorini a rendere la rappresentazione plastica, anzi decisamente materiale, degli scambi nel mirino della Procura: «Le utilità sono consistite: nella consegna da parte di Aldo Spinelli di 15.000 euro in contanti a Paolo Emilio Signorini in data 14.7.2022; nell’avere Aldo Spinelli, nel periodo compreso dal 31.12.21 al 12.3.23, procurato a Signorini 22 soggiorni di lusso a Montecarlo presso l’Hotel de Paris di Monte Carlo, per un totale di 42 notti, comprendenti anche giocate al casinò e servizi extra quali servizi in camera, massaggi e trattamenti estetici, un posto tenda nella spiaggia della struttura alberghiera durante il periodo estivo e la partecipazione ad eventi esclusivi, quali la finale del torneo internazionale di tennis “Rolex Monte Carlo Masters” o serate a tema con annesso spettacolo musicale, riservate ai clienti più importanti del Casinò di Monte Carlo per un valore complessivo superiore a 42.000 euro, nonché fiches per effettuare puntate alla Casa da Gioco di Montecarlo, una borsa Chanel (regalo destinato a terzi) in data 31.12.2021 un bracciale in oro marca Cartier del valore di 7.200 euro (regalo destinato a terzi) in data 30.7.2022; nell’avere l’imprenditore offerto in data 28.1.2022 a Signorini un incarico con retribuzione pari a 300.000 euro all’anno una volta terminato il mandato quale presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale; nell’avere l’imprenditore offerto in data 16.12.2022 a Signorini la possibilità di disporre, durante un programmato viaggio a Las Vegas, di un’elevata quantità di denaro, attingendo dalle disponibilità delle carte di credito di Aldo Spinelli.( La Rep )
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