martedì 2 aprile 2024

LA SANTONA SFIDA IL VESCOVO VITTIMA DEL MALIGNO.

 




TREVIGNANO ( Roma )-Dopo un anno di indagini  la Chiesa ha formalmente preso le distanze dalla vicenda, attraverso il decreto di mercoledì 6 marzo 2024 del vescovo Marco Salvi della diocesi di Civita Castellana: “Constat de non supernaturalitate“, si legge, cioè “non soprannaturalità dei fatti in questione”. Tradotto: la Madonna non appare ogni terza giornata del mese a Trevignano Romano. In aggiunta, il decreto:

  • impone ai sacerdoti il divieto di celebrare sacramenti o atti di pietà popolare nei terreni di proprietà dell’Associazione “Madonna di Trevignano ETS;
  • impone a Gisella e Gianni Cardia di intraprendere un percorso di purificazione e discernimento che promuova e mantenga l’unità ecclesiale;
  • riferisce che il titolo “Madonna di Trevignano” non ha alcun valore ecclesiale e non può essere usato come se lo avesse in ambito civile;
  • avverte i fedeli di astenersi dal partecipare e/o organizzare eventi che diano certa e indubitabile la verità sovrannaturale degli eventi di Trevignano.

Nel dettaglio, come si apprende dal comunicato stampa, le indagini hanno coinvolto un mariologo, un teologo, un canonista, uno psicologo e consulenza esterna da parte di altri specialisti, i quali hanno intervistato componenti del clero, seguaci del culti e abitanti della zona.

“Prendo atto di quanto comunicato dal vescovo, ma non lo condivido. Con serenità continuerò a pregare la Vergine Maria e il Santo Rosario”, ha replicato la diretta interessata, Gisella Cardia, a Fanpage. Tanto che, molto probabilmente, il 3 aprile 2024 la presunta veggente tornerà sulla collina – anche perché all’interno del decreto del vescovo non è presenta alcuna pena canonica nei suoi confronti.

La santona non esclude il ritorno. I fedelissimi: “Hanno perseguitato Lourdes e Fatima, più viene perseguitata più è vera. La persecuzione è frutto del maligno che teme Maria”

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