MERCALLO -Oggi, 28 aprile, ricorre la giornata dedicata ai lavoratori vittime dell'amianto, un'occasione per commemorare i morti provocati dall'esposizione alle polveri di questa sostanza e per ribadire l'urgenza di attuare misure di prevenzione e assistenza a chi ha contratto patologie asbesto-correlate.
Secondo i dati dell'Osservatorio Nazionale Amianto, lo scorso anno si sono registrati 7mila decessi e 10mila nuovi malati a causa di questo materiale.
A oltre 30 anni dalla legge 257/1992 che l’ha messo al bando, in Italia si continua a morire di amianto. Ma questa fibra killer risulta essere la grande esclusa del PNRR gestito dalla destra al governo .
Degli oltre 31 mila i casi di mesotelioma pleurico registrati dal 1993 al 2018, l’80% è dovuto proprio all’esposizione alle fibre d’amianto.
Ma oggi appena il 25% della fibra killer è stato rimosso e, seguitando a questi ritmi, per liberarsene serviranno altri 75 anni, cui sommare ulteriori 40 anni di latenza del mesotelioma.
Da Nord a Sud, del resto, le bonifiche vanno a rilento sia per quanto riguarda i grandi siti industriali dell’amianto che per gli edifici pubblici e privati che espongono spesso inconsapevolmente le persone a questa pericolosa fibra.
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