Si tratta di Ivan D’Amore, 32 anni, originario di Messina ma residente a Preganziol. Con lui, in manette è finita anche una donna colombiana di 50 anni, Merceby Primera Morales, che vive a Santa Bona. Stando a quanto appreso, gli arresti di entrambi sono stati convalidati. Ma mentre D’Amore è stato scarcerato con il solo obbligo di firma, la donna rimane rinchiusa nel carcere della Giudecca a Venezia.Sfruttavano la prostituzione di donne e trans sudamericani. Un giro di almeno una ventina di persone che si prostituivano in tre diversi appartamenti: due a Treviso e uno a Martellago. Il tutto da quasi un anno. Dopo numerosi appostamenti e pedinamenti, gli uomini della squadra mobile lunedì hanno fatto scattare le manette ai polsi di un loro collega, sospeso dal servizio da qualche tempo e in forza alla polizia di frontiera di stanza all’aeroporto di Tessera.
Si tratta di Ivan D’Amore, 32 anni, originario di Messina ma residente a Preganziol. Con lui, in manette è finita anche una donna colombiana di 50 anni, Merceby Primera Morales, che vive a Santa Bona. Stando a quanto appreso, gli arresti di entrambi sono stati convalidati. Ma mentre D’Amore è stato scarcerato con il solo obbligo di firma, la donna rimane rinchiusa nel carcere della Giudecca a Venezia.
Sfruttavano la prostituzione di donne e trans sudamericani. Un giro di almeno una ventina di persone che si prostituivano in tre diversi appartamenti: due a Treviso e uno a Martellago. Il tutto da quasi un anno. Dopo numerosi appostamenti e pedinamenti, gli uomini della squadra mobile lunedì hanno fatto scattare le manette ai polsi di un loro collega, sospeso dal servizio da qualche tempo e in forza alla polizia di frontiera di stanza all’aeroporto di Tessera.
Si tratta di Ivan D’Amore, 32 anni, originario di Messina ma residente a Preganziol. Con lui, in manette è finita anche una donna colombiana di 50 anni, Merceby Primera Morales, che vive a Santa Bona. Stando a quanto appreso, gli arresti di entrambi sono stati convalidati. Ma mentre D’Amore è stato scarcerato con il solo obbligo di firma, la donna rimane rinchiusa nel carcere della Giudecca a Venezia.
Ivan D’Amore aveva ben in testa i suoi obiettivi e sognava anche la carriera politica tentata in prima battuta nel 2019 tra le fila di Fratelli d’Italia a Preganziol, la città in cui viveva ormai da anni dopo il trasferimento dalla sua Sicilia (era nato a Messina).
( La Nuova Venezia )-
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