"E' la tua vita che parla".
Don Ciotti ha abbracciato il sindaco di Bari Antonio Decaro, un gesto dal potente significato. Ieri il primo cittadino (sotto scorta per le minacce dei clan) aveva raccontato dell'apertura dell'iter per lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose e il fondatore di Libera ha scelto di schierarsi dalla sua parte nel bel mezzo della marcia in ricordo delle vittime innocenti delle mafie: "Ci siamo indignati per le modalità, nessuno può permetterselo. C'è un brutto clima nel Paese" ha detto il sacerdote antimafia riferendosi alla polemica sulla procedura avviata dal ministro dell'Interno a soli 3 mesi dalle elezioni.
Decaro è alla testa del corteo con don Luigi Ciotti e, fra gli altri, il segretario della Cgil Maurizio Landini e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri
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