mercoledì 17 gennaio 2024

Il comune di ANGERA vieta PALLONCINI GONFIABILI

 



ANGERA -Un percorso di sensibilizzazione e partecipazione lanciato dall’Amministrazione comunale e intrapreso con la sottoscrizione del protocollo d’intesa con Plastic Free onlus. La valorizzazione dell'ambiente, con un approccio più sostenibile, è stato un tema affrontato all'ultimo appuntamento di “Spunti di vista” con i rappresentati dell'associazione Rossana Palermo e Fabio Danieli.

Proprio in questa direzione, è stata anche firmata un'ordinanza dal Comune che vieta l'utilizzo di nastri colorati e palloncini riempiti con gas più leggeri dell’aria.

Plastic Free, nata nel 2019 e che oggi conta 230mila volontari in tutta Italia, ha come scopo la sensibilizzazione delle persone e degli studenti sul tema dell'inquinamento da plastica. «Un materiale meraviglioso: versatile e resistente. Praticamente eterno. È quindi assurdo che venga usato per poi buttarlo immediatamente», le parole del rappresentante provinciale Danieli. Considerando che «il 75% non viene riciclato, finendo nell'ambiente». Alla produzione annua vanno infatti sommate le centinaia di milioni di tonnellate prodotte in 70 anni e mai smaltite. Ha aggiunto Rossana Palermo: «Anche il riciclo ha dei problemi."


È stata Arianna Mazzoccato, rappresentante di Legambiente Sesto Calende a illustrare come l'acqua dei rubinetti sia sottoposta a 53 controlli, contro i 40 di quella in bottiglia. «In Italia siamo fortunati, paghiamo pochissimo l'acqua potabile del rubinetto e non la usiamo. Il 70% dell'acqua comprata al supermercato è naturale, un dato impressionanti che fa capire quanto anni di pubblicità per promuovere acqua in bottiglia abbia condizionato le scelte di acquisto dei cittadini».

 il sindaco Marcella Androni ha firmato un'ordinanza che vieta appunto l'utilizzo di nastri colorati e palloncini in gomma o materiale simile. Oggetti che, se riempiti con gas più leggeri dell’aria senza un oggetto di peso per contrastarne la capacità di sollevamento, possono ricadere poi al suolo sotto forma di rifiuto. Col rischio anche che vengano ingeriti dagli animali, causandone la morte.

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