IVREA- Nelle telecamere le immagini del pestaggio di Jahangir. È il primo pomeriggio di sabato 18 novembre quando tre ragazzi sui 20 anni lo accerchiano, lo prendono a calci e pugni, per rubargli un mazzo di rose: i fiori con i quali il cinquantenne, origini bengalesi, si guadagna da vivere da tempo. Senza mai disturbare nessuno.
A Ivrea, in provincia di Torino, lo conoscono tutti Jahangir e tutti gli vogliono bene. Ma sabato è accaduto l’impensabile.
L’uomo era arrivato come ogni giorno a Ivrea con il treno da Torino, dove abita. Stava vendendo le rose al semaforo all’angolo tra via Jervis e via Torino quando un gruppo di tre ragazzi di circa 20 anni gli si è avvicinato: lo hanno accerchiato e picchiato, senza ragione. Senza dirgli nulla.
Hanno provato una prima volta a strappargli i fiori di mano, lui si è ribellato e a quel punto è scattato il pestaggio. Jahangir è stato scaraventato in terra e poi colpito con calci e pugni: ha riportato la frattura del setto nasale, una ferita a una mano. I picchiatori gli hanno rubato il mazzo di rose e sono scappati.
Il cinquantenne è stato soccorso dal 118, portato in ospedale, curato e dimesso con 30 giorni di prognosi. Jahangir è stato poi ascoltato dai carabinieri di Ivrea che indagano sulla rapina.
I militari diretti da Manuel Grasso hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza puntate sul fazzoletto di strada sul quale si è consumato il pestaggio, che hanno ripreso la scena. Gli occhi elettroni inquadrano i volti dei picchiatori, tra ragazzi sui 20 anni, residenti a Ivrea. I carabinieri lavorano per identificarli.
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