Il partito della Meloni ha approvato in commissione agricoltura del Senato un emendamento al DL Asset che prevede di tagliare alberi senza autorizzazione, al fine di rilanciare l'industria del legno, nei boschi, nei parchi, nei giardini e non risparmiano nemmeno gli alberi monumentali. Il senatore De Carlo di Fratelli d'Italia con il suo emendamento al DL Asset, modifica l'art.149 comma 1 lettera c del codice dei Beni culturali del dlgs 42/2004, che consente il taglio di alberi senza alcuna autorizzazione nei seguenti luoghi:
a) le cose immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale, singolarità geologica o memoria storica, ivi compresi gli alberi monumentali;
b) le ville, i giardini e i parchi, non tutelati dalle disposizioni della Parte seconda del presente codice, che si distinguono per la loro non comune bellezza;
c) i complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, inclusi i centri ed i nuclei storici;
d) le bellezze panoramiche e così pure quei punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze.
Consente altresì il taglio nei territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento, come definiti dall'articolo 2, commi 2 e 6, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227.
È un atto di guerra contro la natura che è in linea con le posizioni del partito di Giorgia Meloni che contrasta le politiche sul clima e che ha votato contro la legge sulla natura europea. Ma non è finita!
Il senatore De Carlo di Fdi ha ottenuto l'approvazione di due suoi emendamenti , sempre al DL Asset, che depenalizzano l'uso del piombo per i cacciatori nelle zone zone umide che e' vietato dalla UE, eliminano il parere Ispra su abbattimenti animali (vedi orsa) e impediscono alla associazioni ambientaliste e animaliste di impugnare i calendari venatori nei tribunali.
Si tratta di emendamenti che puntano letteralmente a distruggere i pilastri della tutela della biodiversità, ma anche a danneggiare la salute umana, attraverso la disapplicazione del Regolamento europeo che limita l'uso delle munizioni in piombo, altamente tossico per persone, animali e ambiente, e la cancellazione di ogni forma di controllo della caccia, sia sul piano scientifico, mediante la cancellazione dell'obbligo di richiedere i pareri Ispra sui calendari venatori, consentendo alle Regioni di decidere liberamente quali specie animali dichiarare cacciabili, sia sul piano giuridico, impedendo ai giudici di sospendere la caccia anche in casi di particolare gravità ed urgenza, come denunciano tutte le associazioni.
Viene violato l'articolo 9 della Costituzione, che pone in capo allo Stato la tutela della biodiversità, e a una palese infrazione del diritto comunitario, in un momento in cui, peraltro, l'Italia deve rispondere alle contestazioni europee proprio sulle materie oggetto degli emendamenti.
Un golpe contro la Natura e gli animali del governo Meloni e l'ennesimo favore alla lobby dei cacciatori.
Il governo Meloni è amico di lobby e corporazioni per loro sacrifica la tutela della biodiversità e gli animali. Una vergogna e per questo presenteremo ricorso nelle istituzioni europee.
a) le cose immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale, singolarità geologica o memoria storica, ivi compresi gli alberi monumentali;
b) le ville, i giardini e i parchi, non tutelati dalle disposizioni della Parte seconda del presente codice, che si distinguono per la loro non comune bellezza;
c) i complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, inclusi i centri ed i nuclei storici;
d) le bellezze panoramiche e così pure quei punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze.
Consente altresì il taglio nei territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento, come definiti dall'articolo 2, commi 2 e 6, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227.
È un atto di guerra contro la natura che è in linea con le posizioni del partito di Giorgia Meloni che contrasta le politiche sul clima e che ha votato contro la legge sulla natura europea. Ma non è finita!
Il senatore De Carlo di Fdi ha ottenuto l'approvazione di due suoi emendamenti , sempre al DL Asset, che depenalizzano l'uso del piombo per i cacciatori nelle zone zone umide che e' vietato dalla UE, eliminano il parere Ispra su abbattimenti animali (vedi orsa) e impediscono alla associazioni ambientaliste e animaliste di impugnare i calendari venatori nei tribunali.
Si tratta di emendamenti che puntano letteralmente a distruggere i pilastri della tutela della biodiversità, ma anche a danneggiare la salute umana, attraverso la disapplicazione del Regolamento europeo che limita l'uso delle munizioni in piombo, altamente tossico per persone, animali e ambiente, e la cancellazione di ogni forma di controllo della caccia, sia sul piano scientifico, mediante la cancellazione dell'obbligo di richiedere i pareri Ispra sui calendari venatori, consentendo alle Regioni di decidere liberamente quali specie animali dichiarare cacciabili, sia sul piano giuridico, impedendo ai giudici di sospendere la caccia anche in casi di particolare gravità ed urgenza, come denunciano tutte le associazioni.
Viene violato l'articolo 9 della Costituzione, che pone in capo allo Stato la tutela della biodiversità, e a una palese infrazione del diritto comunitario, in un momento in cui, peraltro, l'Italia deve rispondere alle contestazioni europee proprio sulle materie oggetto degli emendamenti.
Un golpe contro la Natura e gli animali del governo Meloni e l'ennesimo favore alla lobby dei cacciatori.
Il governo Meloni è amico di lobby e corporazioni per loro sacrifica la tutela della biodiversità e gli animali. Una vergogna e per questo presenteremo ricorso nelle istituzioni europee.
*Angelo Bonelli Co-portavoce nazionale Europa Verde deputato AVS
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