domenica 1 ottobre 2023

C'è anche la GIORNATA INTERNAZIONALE DEL CAFFE' -

 



Il primo caffè del risveglio per la maggior parte degli italiani vuol dire moka, la macchinetta creata negli anni ’30. 

Una base per l’acqua, un filtro a forma di imbuto per il caffè macinato e un raccoglitore con beccuccio per servire la bevanda più amata al mondo

Il caffè, si sa, è la bevanda più amata e popolare al mondo, in Italia poi è simbolo nazionale, un rituale d’obbligo per coronare un bel piatto di pasta al ragù con un caffè ristretto, cremoso e intenso preso al volo al bar sotto casa o preparato con la cara vecchia moka, in quel modo unico e denso di un fascino inconfondibile e intramontabile nel tempo. Il caffè in Italia è spesso legato a ricordi ed emozioni tra le mura domestiche che fanno pensare a un tempo passato, in cui ci si riuniva a sorseggiare senza fretta la tazzulella 'e cafè e si godeva appieno di un momento tutto da condividere. Una bevanda che ha una lunga storia dietro di sé, frutto di un intero e complesso lavoro di filiera: dal coltivatore al consumatore finale, i passaggi sono tanti e vanno tutti tutelati.

Ecco perché il 1º ottobre si è deciso di celebrare la Giornata Internazionale del Caffè, per riconoscere il lavoro delle tante persone che lavorano per darci la possibilità di gustare ogni giorno un prodotto di qualità. Quest’anno, in particolar modo, la giornata si è posta l’obiettivo di sensibilizzare i consumatori sul futuro del caffè. Nonostante la bevanda stia vivendo un momento di grande popolarità, infatti, il prezzo a listino della materia prima ha subito un crollo del 30%, minacciando la stabilità e la vita dei piccoli coltivatori e di intere comunità. Per questo, l’ICO (International Coffee Organization) invita tutti i consumatori proprio in questa giornata a firmare una petizione a sostegno della coltivazione del caffè assicurando ai coltivatori un reddito minimo vitale.

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