venerdì 22 settembre 2023

MEDICO IN PENSIONE _ "IMPOSSIBILE PRENOTARE TAC IN TEMPI DECENTI, GIA' SPESO FINO A 2500 EURO PER CURARMI IL TUMORE "

 



VARESE -«È inammissibile che per controllare la propria salute si debba andare privatamente. Chi non può pagare che cosa fa? Non si cura o si deve rassegnare a soccombere? Perché, in alcuni casi, ne può andare della vita».

A parlare è un noto medico varesino, in pensione da qualche anno e che ha scoperto alla fine del 2022 di avere un tumore al polmone. La sua testimonianza riapre il capitolo spinoso dei tempi di attesa nella sanità pubblica da un punto di osservazione diverso. Quello di quanti soldi ha dovuto sborsare. Non fredde cifre ma la drammatica fotografia-denuncia di come stia la nostra sanità.

«Sino a oggi, per l’enorme lunghezza dei tempi di attesa, ho già speso, per esami vari, circa 2.500 euro - racconta il medico -. Basti pensare che una Risonanza magnetica encefalo con mezzo di contrasto costa privatamente circa 900 euro: tra fatte e prenotate, ho pagato di tasca mia sei Tac e un Risonanza». E non perché si diverta a buttare via i soldi, naturalmente, ma perché trovare posto nella sanità pubblica è complicato, se non è considerata un’urgenza e non si è ricoverati (ma si può considerare una non urgenza un controllo per un tumore?) ( La Prealpina )


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