PALERMO - Oggi L'incendio che si è sviluppato sopra Cinisi a causa del vento di scirocco è arrivato fino al perimetro dello scalo aereo di Punta Raisi, l’aeroporto “Falcone e Borsellino” rimarrà chiuso fino alle 11, informa la società di gestione Gesap. ( salvo variazioni in negativo ).
l ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, è severo quando qualcosa in Italia non funziona. Scrive. Commenta. Posta su Facebook, che è la sua piazza digitale.
Non è del tutto vero che il ministro dei Trasporti non abbia detto nulla. Domenica 23 luglio, dopo una settimana di caos, ha annunciato che è pronto a convocare un tavolo sull'emergenza aeroporto a Catania. Sette giorni per dare la disponibilità a sedersi al tavolo? Credevamo che fossero già tutti seduti fin dal momento dell'incendio.
Immaginate se come ministri dei Trasporti, al suo posto, ci fossero ancora gli esponenti del Pd, Graziano Delrio o Paola De Micheli: Matteo Salvini li avrebbe giustamente fulminati con le sue critiche. Ma ora che l'Italia, la Regione Sicilia e il Comune di Catania sono governati dal centrodestra, è giusto ignorare le migliaia di persone lasciate in attesa a terra o rimbalzate da un aeroporto all'altro? Nemmeno una parola di solidarietà?
Nelle stesse ore di lunedì 24 luglio, Matteo Salvini ci fa invece sapere con un selfie su Facebook che è andato a donare il sangue. Poi auspica l'arresto dei teppisti no-tav che hanno assaltato il cantiere di Chiomonte della Torino-Lione. Quindi critica il segretario della Cgil. E più sotto condivide il video postato chissà dove da una transessuale con accento americano, che vuole essere la prima donna trans ad abortire.
Intorno alle 18 il ministro finalmente scrive un nuovo post. Forse è un pensiero gentile per le migliaia di persone che anche oggi hanno pazientato ore negli ultra-quaranta gradi di Catania. E invece no. È dedicato al “bravo Thomas Ceccon, orgoglio italiano”, campione mondiale di nuoto nei cinquanta farfalla. Appena sopra, in evidenza, un riquadro esultante ci informa dal 24 maggio che – anche se non riusciremo ad andare in Sicilia in aereo – prima o poi, chissà quando, ci arriveremo passando dal ponte sullo Stretto: “Via libera dal Senato, il decreto Ponte è legge!”. Nell'attesa di partire, in questa canicola estiva con collassi da Prima repubblica, c'è tutto il tempo per riascoltare un disco del grande Giorgio Gaber. Si intitolava così: “Anche per oggi non si vola”.( Da Roma today )
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