giovedì 20 aprile 2023

Alcohol prevention day 2023

 



Non siamo più ai livelli della pandemia, ma il numero di chi consuma alcol in quantità eccessive in Italia è ancora alto.  I consumatori a rischio sono passati dagli 8,6 milioni del 2020 ai 7,7 milioni del 2021. Il 20 per cento dei consumatori e l’8,7 per cento delle consumatrici hanno consumato quantità di alcol che possono avere conseguenze negative sulla salute.  Il calo registrato (-12,7 % tra gli uomini, -7,4 % tra le donne) è una buona notizia solo a metà: il numero dei consumatori a rischio diminuisce ma resta comunque alto.  

I dati più preoccupanti sono quelli che riguardano i giovani.  Sono 1.370.000 i ragazzi e le ragazze tra gli 11 e i 25 anni con consumi a rischio (il 18,6 % dei maschi e il 12,8% delle coetanee) di cui 620mila sono adolescenti minorenni, con la conferma e il consolidamento dell’evidenza del preoccupante aumento della frequenza delle consumatrici a rischio minorenni (7,7 %) che hanno raggiunto quella dei coetanei maschi.

Sono 786.000 i binge drinkers tra gli 11 e i 25 anni, di cui 83mila minori che bevono per ubriacarsi. Il consumo di alcol in giovanissima età quando il cervello deve ancora maturare la corteccia prefrontale e la capacità cognitiva razionale può comportare danni irreversibili. 

Nel 2021, sono circa due milioni e 450 mila le donne che consumano alcol in modalità a rischio per la loro salute, in sostanziale stabilità ma in crescita dal 2014. Con punte massime tra le minorenni 16-17enni (29 %) e con una su tre che già eccede quotidianamente. Sono 3,5 milioni le donne che si ubriacano.



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