giovedì 19 gennaio 2023

MEDICI E PERITI TRUFFAVANO ASSICURAZIONI SIMULANDO FALSI INCIDENTI STRADALI

 


ROMA- Arresti domiciliari per 4 persone e per quattro medici di pronto soccorso la misura della sospensione dal pubblico servizio per periodi di 6 e 12 mesi.

Il danno economico che si stima sia stato arrecato alle Compagnie assicurative, che hanno fornito piena collaborazione nell’indagine per le truffe ai loro danni, è quantificabile, per difetto, in oltre 2 milioni di euro.

A capo del sistema un ex perito assicurativo, molto conosciuto nella Capitale. Una romano di 77 anni residente a Monteverede, riuscito a guadagnare talmente tanto denaro da potersi permettere auto e ville di lusso, oltre ad una vita da nababbo. 

 Un sistema che iniziava con un incontro fra uno dei quattro membri del sodalizio con "l'attore di turno" in un bar della zona di Piazza Bologna. Qui gli indagati venivano letteralmente istruiti sul da farsi. Una volta alla guida di auto e motoveicoli, già incidentati, li portavano sulle strade della Capitale, dalla Bufalotta alla Balduina, passando per tutti i quadranti della Capitale. Sulle strade dell'Urbe, dopo accurato indottrinamento, veniva attuta la messa in scena con i veicoli posizionati come se fossero appena stati coinvolti in incidenti stradali ed i feriti posizionati in terra. 

Vetture, scooter e moto che venivano portati nel luogo dove veniva denunciato il sinistro al fine di non incappare in imprevisti, come le scatole nere posizionate dalle compagnie assicurative sui vari veicoli al fine di geolocalizzarli. 

Poi le foto, la compilazione del Cid (Comunicazione di Indennizzo Diretto) e l'arrivo nell'ospedale di turno dove ad attenderli c'era il medico connivente messo a busta paga dalla banda. 

Una volta refertati nei pronti soccorso con delle ferite di lievi entità - per non destare iniziale sospetto - l'infortuno diveniva però più grave, tanto da accertare in alcuni casi invalidità permanenti delle vittime dei sinistri di turno, con gli attori che venivano pagati sino a 500 euro. Un tariffario previsto per tutti le persone coinvolte nella frode, pagate 250 euro per ogni step messo in scena: sinistro, esami radiologici, visite mediche e notaio. 

Ogni incidente costava alle assicurazioni dalle 10.000 alle 20.000 euro .

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