Era arrivato al ciclismo nel 1951, tre anni più tardi aveva stabilito il record dell'ora dilettanti (a oltre 44 di media). All'inizio del 1956 il ct Giovanni Proietti lo iscrive al Campionato Italiano dell'inseguimento, al Velodromo Vigorelli di Milano. Raggiunta la finale, deve incontrare Leandro Faggin, campione del mondo due anni prima. Baldini ha la meglio e sfiora il record mondiale.
Due mesi più tardi Faggin gli concede la rivincita ai Mondiali di Copenaghen. Ma il risultato non cambia: Baldini campione del mondo, Faggin argento. Il 19 settembre Baldini, ancora dilettante, azzarda il record dell'ora, detenuto da un paio d'anni da Anquetil, che lo aveva strappato a Fausto Coppi. In un Vigorelli affollato all'inverosimile di folla in delirio, il record assoluto dell'ora è frantumato al primo tentativo. Dopo essersi allenato battendo i record assoluti dei 10 e dei 20 Km. percorre in un'ora 46,393 km. Nessun italiano, fino a Filippo Ganna, riuscirà più a detenere il più prestigioso dei record del ciclismo.
Il '56 è davvero l'anno d'oro di Baldini: a dicembre corre, dopo un viaggio lunghissimo, con 11 scali aerei, la gara in linea dei Giochi olimpici di Melbourne e vince l'oro. Sul podio, l'inno di Mameli non parte: gli addetti al cerimoniale non avevano creduto possibile la vittoria di un italiano. Sarà un gruppo di emigrati italiani a accompagnare la premiazione di Ercole.
L'anno dopo arriverà terzo al Giro, il primo mai corso, vincendo la crono di Forte dei Marmi: in quell'occasione riuscì a spedire fuori tempo massimo oltre venti corridori. L'anno dopo arriva la consacrazione in rosa: vince quattro tappe (crono a Comerio e Viareggio, in montagna a Bosco Chiesanuova e Bolzano) e trionfa sul belga Brankart e sul lussemburghese Charly Gaul. Il 31 agosto diventa campione del mondo, lasciando a oltre 2 minuti Louison Bobet, a quasi 4 Darrigade. Non riuscì mai però a ripetersi, per alcuni problemi fisici e qualche sfortuna. Il ritiro arriverà molto presto, nel 1964, dopo appena 7 anni di professionismo. Dopo essere stato direttore sportivo per alcune formazioni
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