I ragazzi si conoscevano da tempo, ma il giovane avrebbe abusato dell'amica, nel bagno di un locale nel centro di Torino. Secondo i giudici della Corte d'Appello la ragazza «alterata per un uso smodato di alcol (...) provocò l'avvicinamento del giovane che la stava attendendo dietro la porta». L'imputato «non ha negato di avere abbassato i pantaloni della giovane» - ma - secondo il giudice della Corte d'appello - «nulla può escludere che sull'esaltazione del momento, la cerniera, di modesta qualità, si sia deteriorata sotto forzatura». La sentenza è stata impugnata in Cassazione dal sostituto procuratore generale Nicoletta Quaglino.
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