Irene Montero, ministra dell'Uguaglianza spagnola
La nuova norma prevede che venga abolita nel codice penale la differenza tra "abuso sessuale" (che non contempla violenza o intimidazione ed è associato a pene più lievi) e "aggressione sessuale" (con violenza, associato a pene più gravi), lasciando in vigore solo il secondo)
Quel rifiuto non è sì, quell’incertezza non è sì, quel silenzio non è sì: “solo sì è sì”. Con questa “ovvietà” che ancora non è ovvia, la Camera in Spagna approva un disegno di legge che cancella tutte le possibili attenuanti alla violenza sessuale, come gli abusi. Perché non è un abuso (né tantomeno un equivoco): se l’altro non dice “sì”, è violenza sessuale.
Purtroppo la cultura del consenso è davvero molto lontana qui, in un Paese dove ancora si tende a minimizzare la violenza, a volte riducendola a “goliardia” quando l’atto sessuale non è stato consumato, fino all’odioso “Se l’è cercata”, come se una vittima possa davvero aver cercato una violenza.
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