Sempre secondo l’analisi di Reporter senza Frontiere relativa al 2021, la salute dell’informazione nell’anno passato era preoccupante nel 73%.
Il rapporto rivela chiaramente che lo stato di libertà si sta deteriorando e il declino della libertà di stampa sta diventando un fenomeno globale.
Nella Repubblica Ceca, in Slovenia, in Polonia, in Russia, per non andare tanto lontano, la situazione è allarmante. Così come la maglia nera si prendono, anche, il Turkmenistan, Corea del Nord ed Eritrea, dove si sta andando verso un totale controllo dell’informazione. Tanti, troppi, sono i giornalisti che si trovano nelle carceri in Bielorussia, in Egitto, in Turchia, in Iran.
Per la libertà i primi posti sono occupati dai Paesi nordici: Norvegia prima, seguita da Finlandia. Svezia e Danimarca.
L’Italia non gode di una grande fama, posizionandosi al 41esimo posto con circa 20 giornalisti sotto scorta a causa di minacce di morte ricevute e attacchi subiti, soprattutto da organizzazioni criminali e reti mafiose.
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