lunedì 30 maggio 2022

DA VICENZA PAROLE CON SFUMATURE RAZZISTE A BIMBO COSENTINO

 


COSENZA -VICENZA . COSENZA – Sara Pinna, giornalista, è in collegamento con lo stadio Marulla dove si è appena conclusa la gara salvezza persa dal Vicenza. Il suo inviato avvicina il microfono ad un piccolo tifoso cosentino che, con tutto il suo entusiasmo, esprime gioia per la vittoria della sua squadra ed è a quel punto che la giornalista in studio, pronuncia la sua frase, mossa probabilmente dalla rabbia per la sconfitta del Vicenza che gli è costata la retrocessione. Così si rivolge al bambino di 7 anni e sulla frase “lupi si nasce” risponde “eh gatti si diventa”. Poi prosegue: “non ti preoccupare che venite anche voi in Pianura a cercare qualche lavoro”.

Una frase, a sfondo razzista, quella della conduttrice della tv locale del Veneto, che non passa inosservata e che in breve tempo è finita sui social. 

Un commento poi rinforzato dalla risposta dell’inviato: “Non male” ha commentato.

La lettera del papà sui social

Sono il papà del bambino che nel post partita Cosenza-Vicenza esultando per la vittoria della sua squadra ha detto “lupi si nasce” sotto consiglio del papà e con non poco orgoglio. Lei ha dimostrato di essere anzitutto poco sportiva oltre che ignorante e con non pochi pregiudizi. Prima di parlare è necessario pensare bene a cosa si dice perché lei non sa cara Sara Pinna, che Domenico è figlio di due imprenditori calabresi – scrive il papà sui social – che amano la propria terra e che certamente con non poca fatica dimostrano quotidianamente di voler contribuire per migliorarla e supportarla nel pieno delle proprie possibilità. Lei con la sua qualifica da giornalista dovrebbe ben sapere e dimostrare a coloro i quali si rivolge cosa sono etica e morale. Due qualità a lei sconosciute a quanto pare“.

“In ogni caso, qualora nella propria terra mancasse lavoro non ci sarebbe comunque da vergognarsi a cercarlo altrove. Dovrebbe saperlo, perché la storia lo insegna se lei avesse avuto modo di studiarla, che la Padania deve tanto ai meridionali e a molti di loro deve il suo sviluppo dal punto di vista lavorativo. La invito, senza rancore, a visitare la Calabria così che possa anche lei capire che terra meravigliosa è e quanta bella gente la abita, noi a differenza Sua, detestiamo i pregiudizi e il razzismo proprio non ci appartiene. Nascere lupi vuol dire amare i colori della propria squadra e supportarla in tutto e per tutto. Nessuno invece nasce ignorante, alcuni ahimè decidono di diventarlo. Vorrei ricredermi e sperare che non sia il suo caso“.

Il papà di Domenico

( Qui Cosenza.it )

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