lunedì 4 aprile 2022

UN MUSEO DIFFUSO PER RACCONTARE E RICORDARE LA STORIA DI VARANO BORGHI !v

 



VARANO BORGHI ( Varese ) - Notizia interessante riportata da Varesenews e riguardante una pregevole iniziativa dell'amministrazione comunale di Varano Borghi, comune sito sulla sponda del lago di Comabbio .

Ben 13 pannelli informativi saranno collocati in vari angoli della cittadina .

I pannelli , realizzati anche con l'aiuto della Commissione Cultura , racconteranno vicende locali avvenute nei tempi .
Varano ha una tradizione operaia in virtù della famiglia Borghi che vi insediò la tessitura .

Il primo pannello verrà rivelato giovedì 7 aprile alle 11.15 in località Boffalora, in occasione della commemorazione dei due partigiani Emilio Contini e Achille Motta uccisi da una squadra fascista nel 1945. La manifestazione organizzata dall’Anpi Varano Borghi Lago di Comabbio sarà un’anticipazione per la vera e propria inaugurazione del museo diffuso





2 commenti:

  1. “PER LA MAGGIOR GLORIA LORO”
    Questa è la storia che va scritta
    Mia nonna, bambina di undici anni, perse un occhio nella fabbrica liberty. Una spoletta partì e la colpì. Non ebbe mai un risarcimento, né dall’imprenditore illuminato, né una pensione dallo Stato. Le bambine partivano, mia nonna abitava a Mornago, su un carro di buoi che le portavano alla fabbrica dal lunedì mattina la sabato sera. L’incidente più frequente era lo scalpo: portavano capelli lunghi, non c’erano cuffiette, le macchine prendevano i capelli e li strappavano. Cazzi loro, fatalità. Ogni volta che vado a Varano Borghi, mi prende il cuore un profondo odio di classe e rimpiango gli anarchici vendicatori. E immagino un inferno, nel quale gli imprenditori illuminati brucino per l’eternità. Consolazione emotiva.
    L’illuminato costruiva un villaggio grazioso, una bella fabbrica, una splendida dimora padronale, ora Spa, come si suol dire, per turisti gaudenti. Un gioiello urbanistico “per la maggior gloria loro”.

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  2. “PER LA MAGGIOR GLORIA LORO”
    Questa è la storia che va scritta
    Mia nonna, bambina di undici anni, perse un occhio nella fabbrica liberty. Una spoletta partì e la colpì. Non ebbe mai un risarcimento, né dall’imprenditore illuminato, né una pensione dallo Stato. Le bambine partivano, mia nonna abitava a Mornago, su un carro di buoi che le portavano alla fabbrica dal lunedì mattina la sabato sera. L’incidente più frequente era lo scalpo: portavano capelli lunghi, non c’erano cuffiette, le macchine prendevano i capelli e li strappavano. Cazzi loro, fatalità. Ogni volta che vado a Varano Borghi, mi prende il cuore un profondo odio di classe e rimpiango gli anarchici vendicatori. E immagino un inferno, nel quale gli imprenditori illuminati brucino per l’eternità. Consolazione emotiva.
    L’illuminato costruiva un villaggio grazioso, una bella fabbrica, una splendida dimora padronale, ora Spa, come si suol dire, per turisti gaudenti. Un gioiello urbanistico “per la maggior gloria loro”.

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