domenica 6 marzo 2022

OSPEDALE DI VARESE , ECCELLENZA SANITARIA ?

 



1 Marzo 2022

Egregio Direttore

le scrivo in merito al pronto soccorso di Varese ovvero della bolgia dantesca.

Entro nel girone accompagnata in autoambulanza da due ragazzi, vengo consegnata alle “cure” dell’addetto al triage che da solo deve far fronte alle esigenze di chi chiede aiuto.

Se stai zitta ti lasciano sulla barella, ma la colica renale però non tace, piango, allora ti mettono di corsa una flebo. Stop. 

Ti trasferiscono in una delle corsie, dopo un’ora ti rendi conto di dove sei capitato.

Di fronte a me c’è una sfilza di letti, tutti molto anziani. Li osservo, chi si lamenta, chi si toglie il pannolone, chi grida che ha sete, chi ha mal di schiena, chi tenta di buttarsi giù dalla lettiga.

Una anziana si strappa via la flebo i fili penzolano. Toglie il pannolone e si pulisce le mani sporche di sangue.
Hei! la signora si è staccata la flebo ha le mani piene di sangue!
Nessuna risposta, nemmeno uno sguardo.

Un altro vecchietto si denuda, ha un sorriso sul volto da bambino avvizzito, prova scavalcare le sbarre che lo tengono bloccato sulla lettiga. Nulla, tutto questo nella più grande indifferenza.  Nel tentativo di avere un po’ di attenzione “

Hei, Marco, Giuseppe ….. nomi a caso, sono bagnata, mi cambi il pigiama?
Zitta, mi hai rotto i coglioni! Un po’ di umidità non ti farà male.
Questa la risposta di un O.S.

Un’altra vecchietta urla: Angela, Angela! Mi sistemi? Mi tiri su? Chiede di essere aiutata a chiunque passi davanti al suo letto. Tutti indifferenti. Un ragazzo qualsiasi si ferma ascolta e con un gesto risolve il suo problema.

E sera, mi dimettono, devo tornare il giorno dopo per la visita urologica. Dovrei essere operata d’urgenza, ho due calcoli nell’uretere. Non ci sono posti nel reparto di Urologia, il medico consulente, dice che non sa quando si libererà un posto e che potrei stare in P.S. su una lettiga anche una settimana.  Perché non programmare il ricovero appena si libera un letto?

Scrive che rifiuto il ricovero. No, non ci sto, non è vero io mi rifiuto di assistere e vivere simili momenti di disumanità!     

 Cordiali saluti,
Caforio Maria Rosaria.

P.S. I signori ingegneri gestionali si rendono conto di cosa hanno partorito?

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