venerdì 18 marzo 2022

70 ESSERI UMANI AFFOGANO AL LARGO DELLA LIBIA

 


Almeno 70 persone  sono annegate al largo della Libia nelle ultime due settimane. Lo riferisce l'Oim, l'Organizzazione internazionale per le migrazioni. 

"Sono sconvolta - afferma Safa Msehli, portavoce dell'agenzia delle Nazioni Unite - dalla continua perdita di vite umane nel Mediterraneo centrale e dalla mancanza di azione per affrontare questa tragedia in corso". 

La cronaca rimanda a continui bollettini di morte. Il 12 marzo, una barca che trasportava 25 migranti si è capovolta vicino alla costa libica di Tobruk. Recuperati sette corpi mentre 12 sono dispersi. 

Facendo scorrere le pagine della memoria di questa, che non è un emergenza ma un dato di fatto, il 27 febbraio, una barca in vetroresina partita dal porto di Sabrata, si è capovolta quattro ore dopo, per le cattive condizioni del mare. Nessun è sopravvissuto. Quindici corpi sono stati trovati qualche giorno dopo. Tra loro anche un bambino, sono stati portati a riva nei giorni successivi.  35

migranti sono ancora dispersi. 

I naufragi nel 2022 portano il numero totale di migranti dichiarati morti o dispersi nel Mediterraneo centrale a 215: persone inghiottite nel profondo blu, mamme con bambini, bambini che partono da soli, figli, padri. Quel numero allora non è “freddo”, ma ha volti, mani piccole, nodose, sorrisi, occhi spenti tra le onde del Mare Nostrum.  

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