martedì 18 gennaio 2022

In cinque a giudizio per false testimonianze nel processo sui festini nella villa del candidato alla presidenza della Repubblica Italiana magnificato da Lega , FDI, FI

 


Vanessa Di Meglio, Sonia Carpentone, Roberta Nigro e Barbara Montereale sono accusate di aver reso falsa testimonianza durante il processo di primo grado che portò alla condanna di Gianpaolo Tarantini, in cui negarono di essersi prostituite e di essere state pagate da Berlusconi per quelle prestazioni. Il rinvio a giudizio arriva a quattro giorni dall’udienza che vede come imputato lo stesso Berlusconi, accusato di aver pagato Tarantini affinché mentisse ai magistrati.

Inizierà il 7 aprile il processo nei confronti di quattro donne e dell’ex autista di Gianpaolo Tarantini, accusati di aver mentito ai magistrati che indagavano sulle feste a base di sesso dell’ex premier Silvio Berlusconi. Si tratta di Vanessa Di Meglio, Sonia Carpentone, Roberta Nigro, Barbara Montereale e Bernardino Mastromarco: per tutti l’accusa è di falsa testimonianza. Le quattro donne hanno testimoniato al processo di primo grado che portò alla condanna di Tarantini negando di essersi prostituite e di essere state poi pagate da Berlusconi per quelle prestazioni. A smentirle, secondo l’accusa rappresentata dal pm Marco D’agostino, il confronto tra le intercettazioni telefoniche tra Gianpi e le donne, nonché le dichiarazioni che le stesse avevano rilasciato in fase di indagini e poi confermato nel corso del processo di primo grado che portò alla condanna di Tarantini. Il 13 novembre 2015, con la sentenza che chiuse il primo grado di giudizio, il tribunale dispose la trasmissione degli atti alla procura per valutare la posizione delle donne: gli inquirenti aprirono così un nuovo procedimento che questa volta le vedeva indagate. La Procura ha così chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio, disposto dal giudice per le udienze preliminari Rossana De Cristofaro ( il fatto )

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