venerdì 3 dicembre 2021

DISABILI DISCRIMINATI AL MARE ! ( e altrove )

 



ROMA - Nonostante il gran numero di persone con disabilità e il crescente numero dei nostri anziani, il sistema balneare italiano non è assolutamente in grado di accogliere coloro con ridotte capacità motorie o difficoltà neurologiche. Pochissimi sono gli stabilimenti balneari dotati di idonei servizi alla disabilità e, cosa ancor peggiore, rarissime spiagge pubbliche se ne dotano. “Il nostro Paese ha oltre 7000 km di coste, per lo più precluse alle persone con disabilità– afferma Alessandro Botti, Presidente di Ambiente Mare Italia AMI- Il 5.2% della popolazione italiana, cioè oltre 3 milioni di persone, sono disabili, non in grado di accedere alle spiagge e al mare, senza idonee strutture a loro dedicate. I Comuni devono attivarsi immediatamente per la realizzazione di tali strutture nelle spiagge libere e verificare il rispetto della normativa sulle barriere architettoniche da parte dei concessionari, troppo spesso inerti”.

I dati di una recente indagine1 riportano come la gran parte degli stabilimenti ispezionati siano in grado di garantire i servizi minimi come accesso ai locali di ristorazione, servizi igienici e spogliatoi, ma non siano in grado di garantire l’accesso alla spiaggia e la libera balneazione. Solo pochissimi infatti sono gli stabilimenti concessionari di beni demaniali attrezzati per mettere a disposizione dei visitatori con disabilità, ad esempio, una sedia Job per fare il bagno.( Dire )


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