Nella maggior parte dei casi, le carte di credito rubate risultavano essere già attive e quindi immediatamente utilizzabili.
La Polizia di Stato ha eseguito quattro misure cautelari a carico di un gruppo criminale in azione su tutto il territorio nazionale. Indagati per i reati di furto aggravato, frode informatica, accesso abusivo a sistema informatico e indebito utilizzo di carte di pagamento elettronico, i malviventi si spacciavano anche per funzionari di Polizia al fine di ottenere informazioni presso gli Uffici Anagrafe e banche per attivare carte di pagamento sottratte ai portalettere..
Negli altri casi gli indagati, sfruttando sofisticate tecniche di social engineering si procuravano i dati sensibili necessari (utenze cellulari, indirizzi, informazioni personali), chiamando gli uffici di stato civile, la Polizia Municipale, le banche, i gestori di servizi di energia e addirittura in alcuni casi spacciandosi anche per personale delle Forze di Polizia impegnati in servizi di emergenza connessi alla pandemia in atto. ( corriere romagna )
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