sabato 13 novembre 2021

AMMAZZA LA COMPAGNA E LA PENA VIENE DIMEZZATA IN APPELLO PERCHE' " TURBATO NELLA IMMEDIATEZZA DEL FATTO " !

 



FIRENZE -La vittima, una giovane di origine cinese con cui l’imputato era a Firenze in vacanza, fu trovata senza vita sul letto della sua camera, con evidenti lividi sul collo. Secondo la ricostruzione degli inquirenti fu strangolata durante una lite.

Sembra che la 21enne avesse incaricato il 32enne di scendere nella hall a chiedere al personale di posticipare il check-out.

La direzione avrebbe concesso di poter rimanere un’ora in più, tempo per la 21enne insufficiente. Questo avrebbe provocato una discussione poi degenerata. Resosi conto di aver ucciso la compagna, l’imputato, così è stato ricostruito, non avrebbe tentato di scappare ma sarebbe subito corso a dare l’allarme, sconvolto. Una condotta che gli è valsa la concessione delle attenuanti e quindi il cospicuo sconto di pena. “Da valorizzare - si legge nelle motivazioni della sentenza - il profilo psicologico del comportamento tenuto dall’imputato nell’immediatezza del fatto: le persone presenti lo hanno definito sconvolto, hanno riferito che si è seduto su uno scalino piangendo in attesa che arrivasse la polizia”.

L’uomo era stato condannato con rito abbreviato dal gup di Firenze a 30 anni per omicidio volontario. Il 15 settembre scorso la corte d’assise di appello del capoluogo toscano, riconoscendogli le attenuanti ha di fatto dimezzato la pena, portandola a 16 anni.

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