Abuso di potere Stando a quanto ricostruito nelle carte dell’accusa il docente, «nello svolgimento del proprio servizio, ha abusato dei propri poteri e in violazione di leggi e regolamenti ha arrecato un danno ingiusto all’alunno». In particolare – è stato ricostruito nel corso delle indagini – «alla presenza dei compagni di classe, durante una lezione, per biasimare il contegno sconveniente dell’alunno, alludeva alla sua presunta omosessualità con espressioni del tipo ‘l’omosessualità è una brutta malattia… ne sai qualcosa tu (omissis)». In questa maniera «ne ha leso l’onore e il decoro, provocando la reazione del ragazzo che faceva analoga allusione nei confronti del professore con espressioni del tipo ‘Ci credo, da quando ho visto lei’».( Lo riferisce umbria24 ed altri giornali locali )
Per un reato così infamante la pena è troppo lieve. Inoltre c'è l'aspetto di una macroscopica ignoranza, specialmente per un insegnante, e cioè che l'omosessualità non è una malattia. Cosa che andrebbe detta, ridetta e ribadita dalle istituzioni per farlo capire a tanti ignoranti. Psichiatri e psicologi lo sanno benissimo. E' una persecuzione ingiusta, anche da parte di alcuni parenti.
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