mercoledì 29 settembre 2021

Raffaela Baiocchi Ginecologa di EMERGENCY in Afghanistan ci scrive

 





Ciao Andrea,

sono Raffaela Baiocchi e lavoro come ginecologa nel Centro di maternità di EMERGENCY ad Anabah, nella Valle del Panshir in Afghanistan.

Ti scrivo dopo un periodo molto difficile, durante il quale abbiamo visto una forte diminuzione di pazienti qui in ospedale a causa della grande insicurezza in cui versava il Paese.

Per paura dei combattimenti, molte persone avevano lasciato il Panshir, che per diversi giorni è rimasta l’unica provincia a non essere sotto il controllo dei talebani.

Il nostro Centro è rimasto sempre aperto e pronto ad accogliere chi ne aveva bisogno. Come quella donna arrivata nella seconda metà di settembre da una zona remota del Panshir: ha dato alla luce il suo bambino con parto naturale, ma subito dopo ha avuto una grave emorragia che ci ha costretto a riportarla di nuovo in sala operatoria e ad asportarle l’utero. Se non avesse saputo che il nostro Centro di maternità continuava a essere aperto e non avesse potuto contare sulle nostre cure, questa mamma afgana sarebbe sicuramente morta.

Ora l’afflusso dei pazienti è lentamente ricominciato, sia nella maternità, sia nel Centro chirurgico e pediatrico: certo, siamo lontani dal numero usuale di accessi, ma i pazienti stanno ricominciando ad aumentare. La maggior parte delle pazienti che stanno arrivando in questi giorni al Centro di maternità provengono dalle province vicine di Kapisa e Parwan.

Anche le nostre colleghe afgane, dopo alcuni giorni di difficoltà negli spostamenti, vengono regolarmente al lavoro tutti i giorni. La situazione è ancora incerta, ma ci auguriamo di tornare ai nostri ritmi di cura: fino allo scorso mese di luglio, infatti, facevamo circa 900 visite e 120 parti a settimana, mentre nell’ultima settimana di agosto abbiamo visitato circa 270 donne e fatto nascere soltanto 70 bambini. Un lavoro che resta fondamentale in un Paese che ha uno dei tassi di mortalità neonatale e materna più alti del mondo.

Grazie,

Raffaela Baiocchi
Ginecologa di EMERGENCY in Afghanistan


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