Sono Valeria Biazzi e sono una farmacista del quartiere Giambellino, zona periferica di Milano estremamente popolosa, difficoltosa dal punto di vista sociale e con una grande presenza di anziani. In questi mesi mi sono spesa per stare vicino a più persone possibili, che spesso hanno avuto bisogno di un aiuto o di un consiglio. Secondo i dati della FIMMG, nel quinquennio 2018-2022 in Lombardia stanno andando in pensione 1802 medici di medicina generale; ad oggi l’elenco degli ambiti per i medici di famiglia conta quasi 800 posti vacanti. La medicina territoriale rappresenta l’ossatura fondamentale su cui si basa l’intero sistema sanitario, ed i medici di medicina generale rappresentano il primo riferimento sanitario per la cittadinanza. Per questo la situazione che stiamo vivendo a Milano è inaccettabile e deve cambiare. Un medico di base vicino casa rappresenta per i pazienti una figura di fiducia, essenziale per la cura e per la prevenzione di tante malattie. In questi giorni, ho visto tanti clienti pagare di tasca propria le medicine perché non avevano un medico vicino che gliele potesse prescrivere; un’assenza che si traduce nel decadimento fisico e psicologico dei pazienti, del quale io sono e sono stata diretta testimone. Il problema dell’assenza dei medici di base a Milano e in Regione va risolto il prima possibile. La politica deve smettere di rimbalzare le responsabilità e deve prendere in mano la situazione. Chiedo quindi a tutti i candidati a sindaco delle prossime elezioni amministrative di rispondere il prima possibile ai cittadini su come intendono affrontare e risolvere il problema. I cittadini sono stanchi di vedersi negato il diritto alla salute e di pagare in prima persona i risultati di scelte politiche scriteriate. |
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