Grazia Maria Cosima Damiana Deledda, nota semplicemente come Grazia Deledda è stata una grande scrittrice italiana cui è stato conferito il PREMIO NOBEL per la LETTERATURA nel 1926 ".Per la sua ispirazione idealistica, scritta con raffigurazioni di plastica chiarezza della vita della sua isola nativa, con profonda comprensione degli umani problemi»
L’ha ricordata il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“La Repubblica – ha aggiunto il Capo dello Stato – celebra una donna di grande talento, una scrittrice sensibile e profonda, una personalità che ha dato lustro al Paese. Sentiva la forza delle proprie radici nella Sardegna che le ha dato i natali e l’ha resa partecipe di quell’umanità che ha poi descritto con realismo nelle sue storie intense e drammatiche”.
“Ha provveduto per gran parte da sola alla propria formazione culturale e anche all’avvio della carriera di scrittrice: proprio la personale tenacia è stata ragione non secondaria della sua affermazione e dell’apprezzamento che ha saputo conquistare tra i letterati europei.
“Con impegno e costanza – ha proseguito – ha continuato a lavorare e a perfezionare le capacità espressive, anche dopo i primi romanzi di successo. Questo le ha consentito di sviluppare, nei racconti, il suo ricco mondo interiore. La narrazione di Grazia Deledda ha commentato il presidente Mattarella – aveva una forte carica etica, che ha contribuito a rendere universali il dolore, il calore, i sentimenti dei personaggi tratti dalla sua terra”.
“La sua visione dell’esistenza umana, unita alle qualità delle opere, venne pienamente riconosciuta nelle motivazioni del Nobel, che esaltarono la sua potenza di scrittrice, sostenuta da un alto ideale. Una eredità – ha concluso il presidente Mattarella – che rende ancor più ricco il patrimonio della letteratura italiana”.
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