Arriva subito la replica dei promotori del referendum sul fine vita, secondo cui "mons. Paglia non pare dare alcun valore al diritto fondamentale alla libertà e responsabilità individuale, riconosciuto anche dalla Consulta. Solo operando tale grave rimozione si può arrivare ad equivocare come 'salutismo', 'eugenetica', o ' dover morire' il sacrosanto diritto a rifiutare l'imposizione di scelte altrui sul proprio corpo e sulla propria vita", dice Marco Cappato, tesoriere dell'Asociazione Luca Coscioni.
"Con l'affermazione del referendum nessuno sarà obbligato a scegliere l'eutanasia, e anzi sarà possibile prevenire ciò che accade ora: l'eutanasia clandestina, fatta di solitudine e disperazione e praticata nelle condizioni più terribili, anche per responsabilità della criminalizzazione voluta da una legge del 1930 e sostenuta dal Vaticano".( lA REP
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO