mercoledì 18 agosto 2021

Ci scrivono da KABUL

 




Andrea,

sono Alberto Zanin, Coordinatore medico di EMERGENCY a Kabul.

Ti scrivo per aggiornarti sulla situazione nei nostri ospedali, che negli ultimi giorni non hanno mai interrotto le attività e che continuano a rappresentare un punto di riferimento per la popolazione, stremata da decenni di guerra.

Tutti i posti letto dell’ospedale di Kabul, incluse la terapia intensiva e quella sub-intensiva, sono stati pieni per giorni: per questo siamo stati costretti a rivedere i criteri di ammissione, ricoverando solo pazienti in pericolo di vita, con gravi traumi e ferite letali.

Ora la situazione sembra stabilizzarsi: se lunedì i pazienti arrivati sono stati 63, nelle ultime 24 ore il flusso è diminuito, con 37 pazienti arrivati ieri. Oggi potremo ricominciare ad ammettere anche pazienti con ferite meno gravi.

La situazione in città sembra più tranquilla di qualche giorno fa, ma ci arrivano notizie di scontri a fuoco in aeroporto e ancora ieri notte abbiamo sentito raffiche di kalashnikov.

Intanto le attività proseguono anche nei nostri Centri a Lashkar-gah, nel Sud del Paese, e ad Anabah, nella Valle del Pashir, così come nei 44 Posti di primo soccorso nelle zone più remote del Paese.

Rimaniamo molto preoccupati per la situazione, ma continuiamo a lavorare senza sosta insieme a tutti i nostri colleghi e colleghe afgani.

Per curare quanti più feriti, per salvare quante più vite possibile.

Grazie,

LetteraAlberto Zanin
Medical Coordinator di EMERGENCY a Kabul

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