venerdì 2 luglio 2021

AMNESTY INTERNAZIONAL : CODICI IDENTIFICATIVI PER LE FORZE DELL'ORDINE -

 




Vent'anni dopo il G8 di Genova del 2001, molti dei responsabili delle gravi violazioni dei diritti umani commesse in quell'occasione sono sfuggiti alla giustizia, restando di fatto impuniti. Il motivo?

L'impossibilità di identificare gli esecutori materiali da parte dell’autorità giudiziaria.

 

In quasi tutti i paesi dell’Unione Europea le forze dell’ordine hanno adottato misure di identificazione. In questo modo, in caso di violazioni o abuso di potere in situazioni di ordine pubblico, è possibile identificare chi agisce in modo scorretto.

 

In Italia ancora no. I caschi e le tenute antisommossa rendono impossibile identificare chi viola le regole e chi utilizza la violenza non necessaria, con la conseguenza di lasciare impuniti gli agenti che violano le regole o abusano della propria posizione.

 

Per questo da anni sosteniamo con forza l’introduzione di codici alfanumerici sulle divise e i caschi degli agenti impegnati in attività di ordine pubblico.

 

Una fondamentale misura di trasparenza per i cittadini e per tutti gli agenti che ogni giorno svolgono correttamente il loro servizio.

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