sabato 5 giugno 2021

AGGRESSIONE OMOFOBA SU UN TRAM A ROMA

 



ROMA -
"Povera Italia, tra stranieri e fin*cchi".
"Sei fin*cchio, che schifo".
"Non posso metterti nemmeno le mani addosso, sarebbe come picchiare una donna".
"Pederasta inculato di merda".
"Sei una puttana".
"Che schifo che mi fai. Fai l'uomo o la donna? Mi vergognerei di essere come te".

Quella che leggete è solo una parte dell'odio omofobico che Tommaso ha dovuto subire a Roma.

Siamo su un tram, sul tram numero 3. Tommaso sale sul mezzo e nota che un uomo sulla quarantina stava insultando due ragazze di origine asiatica e un giovane intervenuto in loro soccorso: "Vieni fuori, ti sfondo la faccia", gli dice.

Di fronte al razzismo e alle minacce, Tommaso decide che no, che non poteva far finta di nulla e rimanere in silenzio. Prende la parola, chiedendo a quell'uomo una cosa semplice: di farla finita. La sua reazione è quella che potete leggere in alto o vedere nel filmato.

Per almeno tre minuti, Tommaso ha dovuto subire una vera e propria cascata di odio. Un odio che alcuni negano e che altri sminuiscono, ma che c'è, esiste ed è nella quotidianità di tante ragazze e tanti ragazzi gay, lesbiche, bisessuali e trans.

Un odio che non c'entra nulla, assolutamente nulla, con la libertà d'espressione.

Un odio che ciascuno dei nostri figli, dei nostri amici, dei nostri nipoti, dei nostri parenti, dei nostri affetti potrebbe subire. Per questo la legge Zan non riguarda una minoranza: riguarda tutte e tutti. E deve essere approvata, subito.

"Povera Italia", ha detto quell'uomo all'inizio del filmato.

Post di Marco Furfaro .
Già, povera Italia. 

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