ROMA -
. La pandemia ha modificato radicalmente l'approccio al cibo: il 48% dei consumatori ha cambiato le proprie abitudini sul consumo di pesce in casa, l'82% preferisce pesce allevato in Italia perché è più sicuro, più buono e più vicino.Questi, in sintesi, i dati della ricerca commissionata al Crea marketing consulting dall'Associazione piscicoltori Italiani (Api) di Confagricoltura in occasione della digital preview di Aquafarm sull'impatto della pandemia e del lockdown sull'acquacoltura.
Purtroppo Nel mondo l'acquacoltura cresce di oltre il 15% l'anno, mentre in Italia resta ferma. Importiamo moltissimo e vanno rivisti gli accordi commerciali e i controlli per le importazioni da Paesi Terzi.
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