domenica 7 febbraio 2021

MALEDETTE CELLLULE !

 



Vuoti di memoria, lapsus, confusione, difficoltà di concentrazione. In misura più o meno accentuata, ma è quanto capita a tutti con l’avanzare degli anni.  Il cervello invecchiando “perde colpi” e nessuno se ne stupisce. Ma il rallentamento delle funzioni cognitive, considerato finora fisiologico e inevitabile, può in realtà essere interrotto. Basta fare la mossa giusta, ovvero “rimettere in riga” il sistema immunitario. È quanto suggerisce un gruppo di ricerca internazionali in uno studio su Nature, nel quale, in esperimenti su animali e culture cellulari umane, hanno ricostruito il meccanismo all’origine del deterioramento cerebrale senile. 

Le cellule mieloidi che si trovano nel cervello, nel sistema circolatorio e nei tessuti periferici del corpo in condizioni normali svolgono una funzione difensiva assicurando una serie di interventi puntuali: combattere gli agenti infettivi, liberarsi delle sostanze tossiche e delle cellule morte, fornire nutrimento ad altre cellule. Ma con l'avanzare dell'età, le cellule mieloidi perdono il controllo delle loro azioni e si attivano contro nemici inesistenti alimentando il processo infiammatorio. Così facendo danneggiano i tessuti che avrebbero dovuto proteggere. È come se una squadra di pompieri si trasformasse gradualmente in un gruppo di piromani. 

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