Raggiungibile solo a piedi
Lontano da impianti di risalita e dal caos che (almeno prima del Covid) impera nel centro di Cortina, lo si raggiunge solamente a piedi: al centro di tanto interesse c’è il Rifugio Nuvolau, autentico nido d’aquila edificato sulla sommità del monte che gli dà il nome
Fu costruito grazie al lascito del barone Richard von Meerheimb di Dresda, riconoscente per aver superato una grave malattia (per questo fu battezzato Sachsendankhütte, ossia il «rifugio del ringraziamento del Sassone») e venne distrutto durante la Prima Guerra Mondiale per poi essere riaperto nel 1930.
La storia del Rifugio Nuvolau è legata indissolubilmente a Mansueto e Giovanna Siorpaes, che l’hanno gestito per ben 47 anni e che ora «per raggiunti limiti d’età» hanno deciso di lasciare l’attività.
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