sabato 13 febbraio 2021

LA SPERANZA DI UN LAVORO :GESTIRE UN RIFUGIO ALPINO A 2.575 metri di quota

 


BELLUNO -Il sogno di vivere circondati da un panorama mozzafiato, isolati dal mondo e immersi nella natura. Oppure, per molti, solo la speranza di uscire dalla crisi e trovare finalmente un lavoro. 
Bando di concorso cui hanno risposto in migliaia da tutta Italia.

Raggiungibile solo a piedi

Lontano da impianti di risalita e dal caos che (almeno prima del Covid) impera nel centro di Cortina, lo si raggiunge solamente a piedi: al centro di tanto interesse c’è il Rifugio Nuvolau, autentico nido d’aquila edificato sulla sommità del monte che gli dà il nome


Fu costruito grazie al lascito del barone Richard von Meerheimb di Dresda, riconoscente per aver superato una grave malattia (per questo fu battezzato Sachsendankhütte, ossia il «rifugio del ringraziamento del Sassone») e venne distrutto durante la Prima Guerra Mondiale per poi essere riaperto nel 1930.

La storia del Rifugio Nuvolau è legata indissolubilmente a Mansueto e Giovanna Siorpaes, che l’hanno gestito per ben 47 anni e che ora «per raggiunti limiti d’età» hanno deciso di lasciare l’attività.


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