venerdì 5 febbraio 2021

5 FEBBRAIO -GIORNATA NAZIONALE DI PREVENZIONE DELLO SPRECO DI CIBO

 



 Il cibo dimenticato che fa male all'ambiente e alle tasche.

In un sondaggio commissionato da Waste watchers international on food and sustainability in occasione dell'8ª Giornata contro lo spreco alimentare, per il 47% dei casi si butta via la roba .....per  la banale dimenticanza.

La Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare è stata ideata ed istituita nel 2014 dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market con l’Università di Bologna – Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari e con il Ministero dell’Ambiente: in quell’occasione, il 5 febbraio 2014, per iniziativa dell’agroeco­nomista Andrea Segrè, coordinatore Piano Nazionale di Prevenzione dello Spreco Ali­mentare del Ministero dell’Ambiente (PINPAS), furono convocati gli Stati generali della filiera agroalimentare italiana.

L'emergenza Covid ha  cambiato le abitudini degli italiani e favorito la riduzione dello spreco.

In Italia  nel 2020 sono infatti sprecati solo 27 kg di cibo a testa (appunto 529 grammi a settimana), quindi l'11,78% in meno rispetto al 2019. In Italia sono così state salvate oltre 222.000 tonnellate di alimenti, con un risparmio di 6 euro pro capite, cioè 376 milioni a livello nazionale.

 In cima alla lista la frutta fresca (37%), seguita da verdura fresca (28,1%), cipolle aglio e tuberi (5%), insalata (21%) e dal pane fresco (21%). Ci siamo scoperti grandi panificatori durante il lockdown, i numeri indicano che non abbiamo abusato di questa passione, poiché gettiamo 20 grammi a settimana pro capite di pane, e poco meno di 1 kg nel corso dell’anno. Gli italiani però ammettono di comprare troppo (29%) e di calcolare male il cibo che serviva (28%).

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